DIRITTO PENALE

È integrato il reato di abbandono di animali anche nel caso di sofferenze inflitte all’animale?

È integrato il reato di abbandono di animali anche nel caso di sofferenze inflitte all’animale?

La Cassazione penale (10009/2016) ha confermato che il reato di cui all’articolo 727 del codice penale (“Abbandono di animali”) è integrato anche dalla condotta, anche occasionale e non riferibile al proprietario, di detenzione degli animali con modalità tali da arrecare agli stessi gravi sofferenze, incompatibili con la loro natura, avuto riguardo, per le specie più note, al patrimonio di comune esperienza e conoscenza e, per le altre, alle acquisizioni delle scienze naturali.

Pertanto si ritiene che ai fini dell’integrazione del reato il questione non è necessario che l’animale riporti una lesione all’integrità fisica, potendo la sofferenza consistere anche soltanto in “meri patimenti”, la cui inflizione non sia necessaria in rapporto alle esigenze della custodia e dell’allevamento dello stesso.

Ricordiamo che il reato di cui all’articolo 727 del codice penale è punito con l’arresto fino ad un anno o con un ammenda da 1.000 a 10.000 euro.

Il caso

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