Il marito infedele potrebbe non avere diritto al risarcimento del danno morale in caso di morte della moglie.
Il marito infedele potrebbe non avere diritto al risarcimento del danno morale in caso di morte della moglie.
Di regola la morte di un parente stretto imputabile a terzi (es. incidente stradale) dà diritto alla rifusione del danno non patrimoniale che consiste nella sofferenza morale che solitamente si accompagna alla perdita di una persona cara.
Nella normalità dei casi il rapporto affettivo che dà titolo al risarcimento viene presunto e il soggetto danneggiato non ha l’onere di provare di avere effettivamente subito tale danno morale.
Quanto detto può essere però superato da elementi di segno contrario, quali la separazione legale o l’esistenza di una relazione extraconiugale (che tra l’altro costituisce evidente inadempimento all’obbligo di fedeltà tra coniugi di cui all’articolo 143 del Codice Civile).
In questi casi non è automatica l’insussistenza del danno non patrimoniale in capo al coniuge superstite, ma quest’ultimo deve specificatamente di provare di avere effettivamente subito, per la persistenza del vincolo affettivo, il danno non patrimoniale per cui si richiede il risarcimento (Cass. Civ., sez. III, n. 31950/2018).

Il caso
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