DIRITTO PENALE

L’invio di messaggi su WhatsApp con minacce per ottenere un rapporto sessuale può integrare il reato di tentata violenza sessuale

L’invio di messaggi su WhatsApp con minacce per ottenere un rapporto sessuale può integrare il reato di tentata violenza sessuale.

Il Tribunale Milano, sez. uff. indagini prel., sentenza del 03/04/2019, n.1010, ha ritenuto che integra il reato di tentata violenza sessuale l’invio di messaggi su WhatsApp ad un ragazzo con la richiesta di ottenere un rapporto sessuale, minacciandolo di pubblicare una foto che lo ritraevano nudo.

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